
Stasera ho provato a guardare il nuovo programma di Real Time, Grassi contro magri. Incuriosita dalla pubblicità, che prometteva una trasmissione sui disturbi alimentari, mi sono lasciata tentare. Ora provo sensazioni contrastanti. Da un lato, mi rendo conto che è puro intrattenimento, non si tratta certo di un programma scientifico e non ha la pretesa di esserlo. Dall'altra, mi preoccupa parecchio la confusione che può generare un'informazione così limitata. Voglio dire: la prima parte è stata dedicata alla documentazione dello scambio di dieta tra una signora quarantenne, a cui il "dottor Christian Jessen" diagnostica un'obesità grave, e un ragazzo di circa 25 anni, che pesa un cinquantina di kg. Uno
scambio di dieta. Tra una persona che assume 4000 calorie al giorno e un'altra che ne assume circa un migliaio. La domanda che mi sorge spontanea è: ma perchè? Che cosa se ne può ricavare di buono, a parte la spettacolarizzazione della fame di una e della nausea dell'altro? Sinceramente mi è sembrato un vero e proprio circo. I disturbi alimentari sono un problema molto diffuso, ma sono anche un argomento estremamente delicato da trattare. Il cibo è il sintomo del disagio, la punta dell'iceberg. Limitarsi a togliere cibo a una e fare ingozzare l'altro mi sembra inutile e dannoso.
La seconda parte (e poi, lo ammetto, ho spento la tv) era dedicata invece alla presentazione di tre ragazze con tre diversi disturbi alimentari. Ho apprezzato la descrizione (anche se abbastanza sommaria) delle differenze, compresi i sottotipi dell'anoressia, ma non è bastato a farmi rimanere lì a guardare. Ripeto: probabilmente l'intento non era quello di dare un taglio particolarmente scientifico al programma, ma non mi è piaciuta questa sorta di voyeurismo mascherato da informazione. E poi, il titolo:
"grassi contro magri" (e l'originale per me è ancora peggio:
"supersize vs superskinny"); come se fosse una gara, una lotta, come se ci fosse un merito da una parte e un torto dall'altra. Come se non fossero già abbastanza le fonti di fraintendimento in questo senso.
Ho l'impressione che la strada da fare, per raggiungere un'informazione un po' meno spettacolare -ma non per questo meno coinvolgente- sia ancora tanta.
Ciao. Il tuo post mi ha incuriosita. Nei confronti delle persone "grasse" e/o in "carne" ci sono ancora parecchi pregiudizi... non vorrei risultare superficiale, ma le "opportunita'" che vengono date ai "magri" non vengono date allo stesso modo ai " grassi" , e se questo dovesse accadere venogno considerati sempre non all'altezza della cosa.
RispondiEliminaOra voi mi spiegate qual e' la ragione per cui un po' di pancia o di sedere o di quelchesia, dovrebbe rendere una persona meno intelligente o meno capace?!
PS. Uno sfogo sul modo di pensare dell'essere umano .